Rinnovamento nello Spirito Santo - Piemonte e Valle d'Aosta

Conferenza Regionale Animatori 2006 - 11 Giugno
Centro Don Bosco - Parrocchia S. Giuseppe Artigiano - Alessandria

Tema della giornata: Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità

1 Cor 5,7-8

Scarica l'audio dell'insegnamento di Maria Tortonese

parte 3

 
 

Nel mattino MARIA TORTONESE, dopo un tempo di preghiera comunitaria carismatica, animata da fratelli e sorelle dotati del dono profetico, ci ha guidati in una preziosa riflessione per verificarci in quanto animatori, considerando come agisce il lievito che è farina impastata con acqua. E' composto come il resto della massa: non c'è dunque merito ad essere stati scelti come animatori, come lievito. Per fermentare il resto della pasta è però essenziale che il lievito resti sano, attivo.

Ci sono dei modi per riconoscere se noi stessi siamo LIEVITO VECCHIO, acido, guasto, come ha chiarito Maria durante il suo insegnamento. Ciò avviene
" se pensiamo che a cambiare debbano essere gli altri
" quando, finito il tempo con Gesù sul monte, si torna alla vita come se fosse un tran tran e ci riprendiamo quello che, nell'entusiasmo, avevamo donato al Signore: così veniamo a trovarci stanchi ed impoveriti.
" Chiediamoci: cosa la preghiera di effusione ha cambiato nella nostra vita? Quanto tempo è durato il cambiamento? Il Signore stesso ci avvisa del rischio: "Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce" (Osea 6, 4b).
" Abbiamo visto il Re; ma lo facciamo anche vedere agli altri? Mi faccio penetrare dallo Spirito per poi diventare lievito?
" Siamo persone divise: da una parte c'è il momento della preghiera; dall'altra la vita del lavoro, della famiglia? E viviamo divisi se Dio non è il centro della vita che ci unifica.
" Il lievito vecchio non si sente mai soddisfatto di ciò che vive ('se fossi...; se non fossi; se avessi...; se non avessi...).

I RIMEDI per tornare ad essere lievito valido esistono:
" vivere bene il tempo presente, essendo noi stessi, perché ognuno è originale e non clonato. Puntiamo ad essere noi stessi (e non come quell'altro del quale magari siamo gelosi), però nel modo in cui il Signore ha progettato che io fossi.
" Capiamo che i doni ed i carismi dell'altro non offuscano il mio io e sappiamoli anche riconoscere. Il cristiano sa soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce. Oppure ci siamo rassegnati quando un fratello o una sorella non sono più venuti al gruppo?
" Nel mio cuore c'è nascondimento? O non ho accettato una correzione? Ricordiamoci che queste domande, questa verifica è rivolta a noi stessi e non all'altro. SOLO L'AMORE RESTA!
" Confrontiamoci con 1 COR 13, 4- 8: "La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. 7Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8La carità non avrà mai fine". Il confronto è tutto positivo?
" Essere azzimi di sincerità e verità. Interroghiamoci: siamo disposti a tirarci indietro ai rinnovi per lasciare il posto ad altri chiamati? Quanti fratelli e sorelle abbiamo fatto crescere? Quanto siamo stati nella massa per farla fermentare? Siamo niente e domani passiamo. Ma è consolante pensare che altri ci saranno.
" Lievito vecchio è anche il nostro uomo vecchio che ritorna sempre a galla, la tentazione del potere che può tornare, nel voler essere i primi. Fissiamo gli occhi in Gesù che è stabile e fedele e basiamo la vita su di Lui.
" Ma forse ci siamo innamorati dell'idea di un Dio tra le nuvole e non concreto. Questa falsa idea si dissolve quando c'è un rapporto di amore costante, alimentato dalla preghiera personale e dalla Parola, che scaccia molte tentazioni.
" La routine uccide; non c'è novità, entusiasmo, futuro: dopo la preghiera ci sono i piatti da lavare, il giornale da leggere, la solita storia. . . E la noia logora la vita ed i rapporti, ci fa diventare vecchi ed acidi.
" Se c'è poca preghiera personale, conosciamo poco il Signore. E' così che avviene se non ci lasciamo rinnovare ogni mattina.
" Il rimedio è l'ACQUA VIVA. La Pentecoste è un evento che non finisce mai. Lasciamo che il seme dell'uomo nuovo cominci e continui a germogliare. Torniamo a stupirci, a meravigliarci, a ringraziare continuamente ('grazie per aver dormito in un letto comodo!'...) per ogni dono. Chi non si stupisce più, ha perso ragionamento e riflessione. Abbiamo chiesto occhi nuovi per vedere la realtà che viviamo per vedere quello che è un continuo dono di Dio ma da molti viene percepito solo come routine?
" Ogni sera torniamo a donare a Dio tutte le gioie, i dolori, le persone, i carismi per avere le mani libere per ricevere il giorno seguente nuovi carismi.
" Dare spazio a Dio nella vita significa allargare lo spazio della preghiera personale. Lasciamoci incontrare da Lui che lo vuole: questa è la strada per rimanere aperti.
" Puntiamo ad acquistare sincerità, verità, purezza di cuore: questo è il lievito buono che è necessario per essere animatore. Guardiamo alle origini del Rinnovamento non per rimpiangere, ma per prendere forza.

Prendiamo sul serio il messaggio del Papa Benedetto XVI ai movimenti ed alle nuove comunità ecclesiali in occasione dell'incontro ai Vespri di Pentecoste del 3 giugno 2006:
"Lo Spirito Santo ci coinvolge nella stessa responsabilità di Dio per il suo mondo, per l'umanità intera. . .
I movimenti ecclesiali vogliono e devono essere scuole di libertà vera. Vogliamo dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi e quanto è bello essere veramente liberi nella vera libertà dei figli di Dio".
E' bellezza diventare seme, poi spiga macinata, farina impastata, lievito, fermento e poi pane e cibo per i fratelli. Costruttori di un mondo nuovo per portare la luce di Cristo negli ambienti in cui viviamo.

TRE CERI sono stati accesi in successione sull'altare durante l'Eucaristia presieduta da Padre MIMMO LOVERA:
" quello dell'UMILTÀ, perché ogni animatore non ha alcun merito per essere stato impastato e messo da parte per fermentare altra pasta, per poi divenire a sua volta pane.
" Quello della MISERICORDIA, perché è sulla misericordia che avremo esercitato come pastori in questo tempo della nostra storia terrena che saremo giudicati. Ogni animatore è chiamato ad essere misericordioso come lo è stato Gesù, per incarnare oggi la sua immagine nel mondo: è così che si testimonia il Signore evangelizzando negli ambienti di vita e di lavoro. Il modo di essere misericordiosi consiste nello scusare, nel cercare attenuanti, nel conoscere le pecore per le quali dare la vita, senza sconti di tempo o di impegno. E sempre e di nuovo ricominciare per guardare ai fratelli ed alle sorelle con il cuore di Dio.
" Quello dell'AMORE: essere innamorati di Dio per trasmettere amore, recuperando il fascino di Cristo che ci ha sedotti. Disposti sempre ad essere sorpresi, meravigliati. C'è un Gesù nel mondo, oltre la quiete dei tabernacoli. Dacci Signore un cuore di fuoco, aperto a Dio, aperto ai fratelli. Perché solo un cuore innamorato è capace di servire. Primo della classe è colui che ha il cuore che trabocca di amore, che accetta di riversare l'acqua viva per immergere i fratelli nell'amore di Dio donato dallo Spirito Santo.

E' questo CUORE INFIAMMATO che abbiamo percepito nel 'SALOTTO' POMERIDIANO, introdotto dal ministero musica/ canto e danza e poi animato simpaticamente da CARLA OSELLA. Hanno TESTIMONIATO alcuni EFFUSIONATI DEL 1974. Nelle loro parole, nella loro storia abbiamo avuto modo di cogliere la grandezza di Dio che ha moltiplicato i primi tre effusionati a Torino nella realtà che si è andata edificando in questi ventidue anni sino a divenire l'attuale RnS del Piemonte e della Val d'Aosta. Quanta energia ancora oggi nella loro testimonianza, nella loro visione profetica, nonostante l'età anagrafica, a dimostrazione che lo Spirito Santo è vita nuova, viva e vivificante!

QUALE FU IL SEGRETO DI TANTA CRESCITA? Da quegli iniziatori, guidati dallo Spirito traspariva la gioia di stare insieme e dallo sguardo degli occhi ci si sentiva un cuor solo ed un'anima sola, una fraternità, perché il gruppo non è sufficiente. C'era amore profondo, stupore per l'opera di Dio e profondo senso di riverenza verso gli anziani, di cui abbiamo bisogno in quanto nostri 'paletti indicatori del cammino'.

'Vieni e vedi perché qui c'è gioia'.

Rendiamo grazie al Signore perché QUESTA REGIONE E' STATA ED E' GUIDATA DALLO SPIRITO attraverso i RESPONSABILI prima, E poi i COORDINATORI REGIONALI:
DIANA TROVÒ - il 'tempo del fuoco e dei semi' -
ANGELO CIVALLERI - il 'consolidamento del fuoco' -

MARIA TORTONESE - gli 'anni dello sviluppo'
MODESTO STRALLA, il 'tempo del riconoscimento ecclesiale'
ROSSANO BISCEGLIE, per 'ritrovare il territorio smarrito'


ora territorio ritrovato che si dovrà difendere: "camminate insieme, soffrite insieme, gioite insieme".

ABBIAMO SEI MESI DI TEMPO - come ha evidenziato Rossano per

PERFEZIONARE IL NOSTRO LIVELLO DI COMUNIONE IN VISTA DEI RINNOVI,

per affidare il Rinnovamento nello Spirito ad animatori preparati ed appassionati del RnS stesso, disponibili a portare la croce, servitori per amore di Dio, trasformati dallo Spirito Santo. Evitiamo di accentrare incarichi e mille impegni, ascoltando e riconoscendo nei fratelli e nelle sorelle i carismi, favorendo una mutua collaborazione, come in una famiglia.

Al termine di questa giornata, dopo il ricordo del SERVIZIO PREZIOSO E DI TANTI FRATELLI E SORELLE , alcuni dei quali già in cielo, DELEGATI NEI MINISTERI, ci è stata affidata da Rossano una MISSIONE, rappresentata dal MAPPAMONDO: uscire dai gruppi per diffondere la grazia dello Spirito. A noi spetta di realizzarla collaborando con la grazia di Dio per chiamare tanti che sono fuori, proclamando l'amore di Dio e le meraviglie dello Spirito con la vita continuamente rinnovata. Portando con noi il SEGNO DEL PANE AZZIMO, che ci è stato donato all'arrivo, ricordiamoci di invocare e lasciare operare in noi la grazia dello Spirito Santo per diventare quotidianamente persone nuove.

Il Rinnovamento nello Spirito è, e sarà sempre un mistero di amore che si sviluppa e si difende uniti ed insieme!!!

TUTTO A LODE E GLORIA DEL TUO NOME SIGNORE...

ALLELUJA!!!