Nel mattino MARIA TORTONESE, dopo un tempo di preghiera
comunitaria carismatica, animata da fratelli e sorelle dotati del dono
profetico, ci ha guidati in una preziosa riflessione per verificarci in
quanto animatori, considerando come agisce il lievito che è farina
impastata con acqua. E' composto come il resto della massa: non c'è dunque
merito ad essere stati scelti come animatori, come lievito. Per fermentare
il resto della pasta è però essenziale che il lievito resti sano, attivo.
Ci sono dei modi per riconoscere se noi stessi siamo LIEVITO
VECCHIO, acido, guasto, come ha chiarito Maria durante il suo
insegnamento. Ciò avviene
" se pensiamo che a cambiare debbano essere
gli altri
" quando, finito il tempo con Gesù sul monte, si torna alla
vita come se fosse un tran tran e ci riprendiamo quello che,
nell'entusiasmo, avevamo donato al Signore: così veniamo a trovarci
stanchi ed impoveriti.
" Chiediamoci: cosa la preghiera di effusione ha
cambiato nella nostra vita? Quanto tempo è durato il cambiamento? Il
Signore stesso ci avvisa del rischio: "Il vostro amore è come una nube del
mattino, come la rugiada che all'alba svanisce" (Osea 6, 4b).
" Abbiamo
visto il Re; ma lo facciamo anche vedere agli altri? Mi faccio penetrare
dallo Spirito per poi diventare lievito?
" Siamo persone divise: da una
parte c'è il momento della preghiera; dall'altra la vita del lavoro, della
famiglia? E viviamo divisi se Dio non è il centro della vita che ci
unifica.
" Il lievito vecchio non si sente mai soddisfatto di ciò che
vive ('se fossi...; se non fossi; se avessi...; se non avessi...).
I RIMEDI per tornare ad essere lievito valido esistono:
"
vivere bene il tempo presente, essendo noi stessi, perché ognuno è
originale e non clonato. Puntiamo ad essere noi stessi (e non come
quell'altro del quale magari siamo gelosi), però nel modo in cui il
Signore ha progettato che io fossi.
" Capiamo che i doni ed i carismi
dell'altro non offuscano il mio io e sappiamoli anche riconoscere. Il
cristiano sa soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce. Oppure ci
siamo rassegnati quando un fratello o una sorella non sono più venuti al
gruppo?
" Nel mio cuore c'è nascondimento? O non ho accettato una
correzione? Ricordiamoci che queste domande, questa verifica è rivolta a
noi stessi e non all'altro. SOLO L'AMORE RESTA!
" Confrontiamoci
con 1 COR 13, 4- 8: "La carità è paziente, è benigna la carità; non è
invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male
ricevuto, 6non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. 7Tutto
copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8La carità non avrà mai
fine". Il confronto è tutto positivo?
" Essere azzimi di sincerità e
verità. Interroghiamoci: siamo disposti a tirarci indietro ai rinnovi per
lasciare il posto ad altri chiamati? Quanti fratelli e sorelle abbiamo
fatto crescere? Quanto siamo stati nella massa per farla fermentare? Siamo
niente e domani passiamo. Ma è consolante pensare che altri ci
saranno.
" Lievito vecchio è anche il nostro uomo vecchio che ritorna
sempre a galla, la tentazione del potere che può tornare, nel voler essere
i primi. Fissiamo gli occhi in Gesù che è stabile e fedele e basiamo la
vita su di Lui.
" Ma forse ci siamo innamorati dell'idea di un Dio tra
le nuvole e non concreto. Questa falsa idea si dissolve quando c'è un
rapporto di amore costante, alimentato dalla preghiera personale e dalla
Parola, che scaccia molte tentazioni.
" La routine uccide; non c'è
novità, entusiasmo, futuro: dopo la preghiera ci sono i piatti da lavare,
il giornale da leggere, la solita storia. . . E la noia logora la vita ed
i rapporti, ci fa diventare vecchi ed acidi.
" Se c'è poca preghiera
personale, conosciamo poco il Signore. E' così che avviene se non ci
lasciamo rinnovare ogni mattina.
" Il rimedio è l'ACQUA VIVA. La
Pentecoste è un evento che non finisce mai. Lasciamo che il seme dell'uomo
nuovo cominci e continui a germogliare. Torniamo a stupirci, a
meravigliarci, a ringraziare continuamente ('grazie per aver dormito in un
letto comodo!'...) per ogni dono. Chi non si stupisce più, ha perso
ragionamento e riflessione. Abbiamo chiesto occhi nuovi per vedere la
realtà che viviamo per vedere quello che è un continuo dono di Dio ma da
molti viene percepito solo come routine?
" Ogni sera torniamo a donare
a Dio tutte le gioie, i dolori, le persone, i carismi per avere le mani
libere per ricevere il giorno seguente nuovi carismi.
" Dare spazio a
Dio nella vita significa allargare lo spazio della preghiera personale.
Lasciamoci incontrare da Lui che lo vuole: questa è la strada per rimanere
aperti.
" Puntiamo ad acquistare sincerità, verità, purezza di cuore:
questo è il lievito buono che è necessario per essere animatore. Guardiamo
alle origini del Rinnovamento non per rimpiangere, ma per prendere
forza.
Prendiamo sul serio il messaggio del Papa Benedetto XVI ai movimenti ed
alle nuove comunità ecclesiali in occasione dell'incontro ai Vespri di
Pentecoste del 3 giugno 2006:
"Lo Spirito Santo ci coinvolge
nella stessa responsabilità di Dio per il suo mondo, per l'umanità intera.
. .
I movimenti ecclesiali vogliono e devono essere scuole di
libertà vera. Vogliamo dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi
e quanto è bello essere veramente liberi nella vera libertà dei figli di
Dio".
E' bellezza diventare seme, poi spiga macinata, farina impastata,
lievito, fermento e poi pane e cibo per i fratelli. Costruttori di un
mondo nuovo per portare la luce di Cristo negli ambienti in cui
viviamo.
TRE CERI sono stati accesi in
successione sull'altare durante l'Eucaristia presieduta da Padre MIMMO
LOVERA:
" quello dell'UMILTÀ,
perché ogni animatore non ha alcun merito per essere stato impastato e
messo da parte per fermentare altra pasta, per poi divenire a sua volta
pane.
" Quello della MISERICORDIA,
perché è sulla misericordia che avremo esercitato come pastori in questo
tempo della nostra storia terrena che saremo giudicati. Ogni animatore è
chiamato ad essere misericordioso come lo è stato Gesù, per incarnare oggi
la sua immagine nel mondo: è così che si testimonia il Signore
evangelizzando negli ambienti di vita e di lavoro. Il modo di essere
misericordiosi consiste nello scusare, nel cercare attenuanti, nel
conoscere le pecore per le quali dare la vita, senza sconti di tempo o di
impegno. E sempre e di nuovo ricominciare per guardare ai fratelli ed alle
sorelle con il cuore di Dio.
" Quello dell'AMORE: essere innamorati di Dio per trasmettere
amore, recuperando il fascino di Cristo che ci ha sedotti. Disposti sempre
ad essere sorpresi, meravigliati. C'è un Gesù nel mondo, oltre la quiete
dei tabernacoli. Dacci Signore un cuore di fuoco, aperto a Dio, aperto ai
fratelli. Perché solo un cuore innamorato è capace di servire. Primo della
classe è colui che ha il cuore che trabocca di amore, che accetta di
riversare l'acqua viva per immergere i fratelli nell'amore di Dio donato
dallo Spirito Santo.
E' questo CUORE INFIAMMATO che abbiamo percepito nel 'SALOTTO' POMERIDIANO, introdotto dal ministero musica/ canto e
danza e poi animato simpaticamente da CARLA OSELLA. Hanno
TESTIMONIATO alcuni EFFUSIONATI DEL 1974. Nelle loro parole, nella
loro storia abbiamo avuto modo di cogliere la grandezza di Dio che ha
moltiplicato i primi tre effusionati a Torino nella realtà che si è andata
edificando in questi ventidue anni sino a divenire l'attuale RnS del
Piemonte e della Val d'Aosta. Quanta energia ancora oggi nella loro
testimonianza, nella loro visione profetica, nonostante l'età anagrafica,
a dimostrazione che lo Spirito Santo è vita nuova, viva e vivificante!
QUALE FU IL SEGRETO DI TANTA CRESCITA? Da quegli iniziatori,
guidati dallo Spirito traspariva la gioia di stare insieme e dallo sguardo
degli occhi ci si sentiva un cuor solo ed un'anima sola, una fraternità,
perché il gruppo non è sufficiente. C'era amore profondo, stupore per
l'opera di Dio e profondo senso di riverenza verso gli anziani, di cui
abbiamo bisogno in quanto nostri 'paletti indicatori del cammino'.
'Vieni e vedi perché qui c'è gioia'.
Rendiamo grazie al Signore perché QUESTA REGIONE E' STATA
ED E' GUIDATA DALLO SPIRITO attraverso i RESPONSABILI prima, E
poi i COORDINATORI REGIONALI:
DIANA TROVÒ - il 'tempo del fuoco e dei semi' -
ANGELO CIVALLERI - il
'consolidamento del fuoco' -
MARIA TORTONESE - gli 'anni
dello sviluppo'
MODESTO STRALLA, il 'tempo
del riconoscimento ecclesiale'
ROSSANO
BISCEGLIE, per 'ritrovare il territorio smarrito'
ora
territorio ritrovato che si dovrà difendere: "camminate insieme, soffrite
insieme, gioite insieme".
ABBIAMO SEI MESI
DI TEMPO - come ha evidenziato Rossano per
PERFEZIONARE IL
NOSTRO LIVELLO DI COMUNIONE IN VISTA DEI
RINNOVI,
per affidare il Rinnovamento nello Spirito ad animatori preparati ed
appassionati del RnS stesso, disponibili a portare la croce, servitori per
amore di Dio, trasformati dallo Spirito Santo. Evitiamo di accentrare
incarichi e mille impegni, ascoltando e riconoscendo nei fratelli e nelle
sorelle i carismi, favorendo una mutua collaborazione, come in una
famiglia.
Al termine di questa giornata, dopo il ricordo del SERVIZIO PREZIOSO
E DI TANTI FRATELLI E SORELLE , alcuni dei quali già in cielo,
DELEGATI NEI MINISTERI, ci è stata affidata da Rossano una MISSIONE,
rappresentata dal MAPPAMONDO: uscire dai gruppi per diffondere la grazia
dello Spirito. A noi spetta di realizzarla collaborando con la grazia di
Dio per chiamare tanti che sono fuori, proclamando l'amore di Dio e le
meraviglie dello Spirito con la vita continuamente rinnovata. Portando con
noi il SEGNO DEL PANE AZZIMO, che ci è stato donato all'arrivo,
ricordiamoci di invocare e lasciare operare in noi la grazia dello Spirito
Santo per diventare quotidianamente persone nuove.
Il Rinnovamento nello Spirito è, e sarà sempre un mistero di amore che
si sviluppa e si difende uniti ed insieme!!!
TUTTO A LODE E GLORIA DEL TUO NOME SIGNORE...
ALLELUJA!!!
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